In psichiatria il disturbo di personalità è riferito agli individui i cui tratti di personalità sono disadattivi in modo pervasivo, inflessibile e permanente, e causano una condizione di disagio clinicamente significativa. Si ha una frequente comparsa dei disturbi di personalità durante l’adolescenza, ma tali disturbi presentano delle differenze, talvolta significative, rispetto agli adulti.
Disturbi di personalità Gruppo A
Il gruppo A è caratterizzato da comportamenti considerati “strani” o “paranoici” e dalla tendenza del soggetto all’isolamento e alla diffidenza.
- Disturbo paranoide di personalità (da non confondersi con la schizofrenia paranoide)
- Disturbo schizoide di personalità (da non confondersi con la sindrome di Asperger)
- Disturbo schizotipico di personalità
Disturbi di personalità Gruppo B
Il gruppo B è caratterizzato da comportamenti “emotivi” o “drammatici”, oltre che da mancanza di empatia e altruismo da parte del soggetto.
- Disturbo antisociale di personalità
- Disturbo borderline di personalità (da non confondersi con il disturbo bipolare o la ciclotimia)
- Disturbo istrionico di personalità
- Disturbo narcisistico di personalità
Disturbi di personalità Gruppo C
Il gruppo C è caratterizzato da comportamenti “ansiosi” o “paurosi” e da una bassa autostima del soggetto.
- Disturbo evitante di personalità (da non confondersi con la fobia sociale)
- Disturbo dipendente di personalità
- Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità (da non confondersi con il disturbo ossessivo-compulsivo)
- Disturbo di personalità non altrimenti specificato (NAS)
In genere i sintomi dei disturbi di personalità sono egosintonici (accettabili per la persona) e alloplastici (la persona tende a cambiare l’ambiente, non sé stesso).
Disturbi trattati
Prima che un problema diventi parte di noi troppo a lungo, quando alcuni aspetti della vita smettono di funzionare,
chiedere un aiuto psicologico di tipo terapeutico può essere importante.